Sono appena tornato da un lungo, lunghissimo viaggio, per i sette mari del mondo. E' stato un viaggio estenuante ma adesso posso dire di aver solcato davvero ogni singola goccia d'acqua su questa Terra. Ho visto un mare bianco latte accecante per il riflesso del sole, ho visto mille sfumature di azzurro che non potete immaginare, ho visto blu intensi che non esistono sulla tavolozza dei colori e ho visto rosso sangue, sangue di uomini di ogni continente.
Ho letto "Moby Dick" di Melville e posso dire di aver letto un romanzo bellissimo. Altro che lettura per ragazzi! Non c'è uomo (o donna) che non si farebbe ammaliare dalla figura ipnotica del Capitano Achab e dall'entusiasmo della sua ciurma, nessuno che possa dire di non aver sognato almeno una volta, di salire a bordo di una nave e scoprire posti inesplorati. Moby Dick è un romanzo che ha in sé tutto: è una storia che appassiona, è un trattato sui cetacei, è sociologia, psicologia, economia, giurisprudenza marina, è storia, geografia, scienze, è un'enciclopedia romanzata. Ammetto che Melville possa risultare un pochino noioso a volte, con quelle sue descrizioni così accurate che se ti deve dire che due marinai si stanno cucinando una zuppa, la zuppa te la deve descrivere da capo a coda e raccontarti nei minimi dettagli come fa a venire su così buona e fumante.
Però l'altro lato della medaglia è che Melville, se lo leggi attentamente, te lo fa quasi sentire l'odore di quella zuppa. Melville è così minuzioso che se domani io decidessi di gettarmi all'inseguimento di una balena, magari nel santuario dei cetacei in Liguria, saprei perfettamente come stancarla, ammazzarla, caricarla, squartarla, conservarla e naturalmente mangiarla. Anche adesso, che sono tornato da questo lungo viaggio ma che sono rilassato sul divano, sento addosso l'odore del mare, gli umori dei marinai, il rumore del vento che muove le vele e quel mio compagno marinaio che da la su, ci urla che vede uno spruzzo d'acqua all'orizzonte.
Appena potete, compratevi Moby Dick, chiudetevi in casa un paio di mesi (perché è enorme, sia il capodoglio che il libro) e regalatevi questa lettura. Probabilmente la metà di voi lo getterà dalla finestra dopo venti pagine, ma l'altra metà, avrà avuto il piacere di scoprire che un libro che non avreste mai e poi mai pensato di leggere, è in realtà una specie di meraviglioso "Signore degli anelli" ambientato sull'oceano. Queequeg, Starbuck, Stubb, Flask, Tashtego, Daggoo, Pip, Fedallah e naturalmente voi. Moby Dick vi aspetta e vi vuole tanto bene. Bene da morire.