domenica 12 novembre 2017

Moore gimme Moore gimme Moore if you love me gimme Moore gimme Moore gimme Moore.

Se dovessi consigliare due scrittori americani che mi piacciono molto, direi tra tutti: Dave Eggers e Christopher Moore. Sia chiaro però che quando dico che mi piacciono, ovviamente non intendo dire che ho letto proprio tutto tutto quello che hanno scritto né che quello che ho letto mi sia piaciuto sempre. Ad esempio Moore (protagonista del post di oggi) ha scritto "Un lavoro sporco", "Il Vangelo secondo Biff" e "Sacre Bleu" che sono libri piacevolissimi e che ti fanno immergere nei suoi mondi pieni di fantasia e risate. Ma ha scritto anche "Suck! Una storia d'amore" che è un libro decisamente bruttino (per fargli un complimento). Se dico che sia meglio scrivere poco ma bene, intendo che non è che per forza uno scrittore affermato debba scrivere un libro l'anno, anche perché il rischio è quello di fare un buco nell'acqua. Secondo la mia umile opinione Suck! infatti, è un gigantesco buco nell'acqua.

Di cosa si parla? La storia è semplice: ci sono dei vampiri teenager e degli aspiranti vampiri teenager. Ci sono i vampiri cattivi e quelli buoni, quelli assetati di sangue e sesso e quelli che vogliono diventare vampiri per rimanere sempre giovani e belli (ma spaventosamente pallidi). Però sto tema del vampiro è trito e ritrito. Se vuoi raccontare di vampiri (e a Moore piace il genere) mi devi coinvolgere in qualcosa di nuovo, non basta ambientare la storia a San Francisco né metterci dentro un non-morto che si veste da rapper. E poi boh, il racconto inizia già a metà della storia: il protagonista è già stato vampirizzato, il cattivone è già stato sconfitto ma noi lo scopriamo solo dopo, c'è una prostituta con la pelle blu che dovrebbe essere un personaggio curioso ma che non si capisce che cavolo c'entri con il resto della storia.

Va bene Moore, abbiamo capito che avrai firmato un contratto e dovrai
pubblicare un libro ogni sei mesi ma ti prego cambia genere o fai finta che ti appassionino un pò le cose che scrivi. Sappi che la mia stima nei tuoi confronti resta immutata (d'altronde tu sei uno scrittore e io no) ma davvero, se uno deve pubblicare solo per fare curriculum, prenditi un anno sabatico e scrivi qualche poesia. Hai visto mai fossi bravo anche a fare quello.