Sabato 25 maggio sarà un giorno molto importante per la
storia dell’umanità. E non solo perché sarà un sabato, motivo che da solo già
meriterebbe scroscianti applausi di approvazione, ma perché si festeggerà la tredicesima
edizione del “Towel Day”, ovvero, la giornata dell’asciugamano.
Tredici anni fa,
esattamente l’11 maggio del 2001, moriva Douglas Adams, sceneggiatore e
scrittore britannico, noto ai più, per essere il padre della fortunata serie
radiofonica (poi trascritta in libri) de: “Guida galattica per autostoppisti” (The
Hitchhiker's Guide to the Galaxy). Qualche giorno dopo la sua prematura morte
(Adams aveva 49 anni e morì per un attacco cardiaco dopo una seduta di
palestra, occhio a voler fare i fighi), i suoi fan, vedovi inconsolabili, decisero di
ricordarlo istituendo per l’appunto il “Towel Day” in onore proprio dell’asciugamano,
elemento indispensabile, secondo la "guida
galattica", per tutti gli autostoppisti che vogliono viaggiare nell’universo
e avere con se uno strumento multiuso. L’idea piacque talmente tanto che le
edizioni si sono susseguite negli anni e il fenomeno ha raggiunto anche l’Italia,
tant’è che quest’anno, nella ridente Sacile (ameno paesino di poco più di
ventimila abitanti in provincia di Pordenone), organizzeranno una grande
rimpatriata in un pub e passeranno la serata ad ubriacarsi e a decantare versi
delle opere dell’Adams (immagino in dialetto friulano).
Detto che purtroppo non potrò essere dei loro, vista la
distanza geografica e impegni di qualsivoglia tipo precedentemente presi, c’è
da dire che il compianto Adams meriterebbe, anche in Italia, una maggior
considerazione, visto l’alto livello di genialità che si cela dietro le sue
opere. Se avete amato il film “Guida galattica per autostoppisti" non potete non
leggere il primo dei cinque libri della serie, intitolato, a sorpresa, proprio
"Guida galattica per autostoppisti". Vi consiglio caldamente anche il secondo “Ristorante
al termine dell’Universo” ancora più divertente e surreale. A mio avviso gli
altri tre si perdono un pochino, ma tanto, una volta letti i primi due, non
potrete più fermarvi e vi piaccia o no, ve li divorerete, con buona pace di
chi, come me, non ha mai apprezzato Star Trek, ma si è innamorato dell’umorismo
di Douglas Adams, al quale dedico questo mio primo post, con tutta l’invidia
che c’è, per il suo meraviglioso modo di scrivere.
Caro Adams, vorrei scrivere proprio come te, ma per sicurezza, dopo i quaranta, eviterò di andare in palestra. Hai visto mai.
Quest'anno potresti organizzare tu il Towelday a Roma ;-P
RispondiEliminaO potrei scrivere una recensione sulla cena che organizzeranno!
EliminaOrganizzate un Towel Day? Segnalatelo al webmaster di http://www.towel-day.it ;-)
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