Conosco Danilo Cipollini da diversi anni. Credo che però,
più o meno, ci saremo visti in tutto una decina di volte, o giù di lì. La
questione, come tutte le cose, ha un aspetto positivo ed uno negativo. Quello negativo
(del non vederci spesso) è che Danilo è un tipo simpatico, alla mano, con il quale difficilmente esci e
non trascorri una serata piacevole, tra una birra e qualche aneddoto sul suo
passato, di solito erotico. L’aspetto positivo, invece, è che
ogni volta che incontro Danilo, mi sommerge di parole e mi racconta di nuove idee
per farsi conoscere, progetti di vita, libri da scrivere, persone da
incontrare, universi da esplorare. Io ascolto e ascolto e poi realizzo, con
invidia, che per realizzare anche solo la metà di quello che immagina lui, a me ci
vorrebbero almeno due vite, e in queste due vite, dovrei dormire comunque tre
ore a notte.
Ma Danilo non è un tipo che chiacchiera per chiacchierare. Lui, va
detto, fa. E stavolta, devo ammetterlo, l’ha fatta anche molto bella. Danilo e il
suo amico Jacopo Ratini (cantautore e scrittore) hanno inventato il “Club dei NarrAutori”, che altro non è
che una serie di serate evento, nelle quali perfetti sconosciuti e dilettanti
allo sbaraglio, si esibiscono in un reading letterario, e hanno cinque minuti
per leggere al pubblico (e ad una giuria), la loro opera. Racconto o poesia che
sia. Lo scorso venerdì, sono stato invitato a seguire l’ottava, delle dieci
serate programmate per questa stagione. Mi sono ritrovato anche a far parte
della giuria popolare e ho potuto apprezzare, con una birra in mano e la penna
per i voti, che il livello di chi sale sul palco, tutto è tranne che di
dilettanti allo sbaraglio.
In questa città, come in tutto il Paese, c’è un
sottobosco di amanti della letteratura ed aspiranti scrittori, che cresce
sempre di più e sempre di più vuole trovare spazi dove mostrarsi, far conoscere
le proprie opere, incontrare persone che la pensavo e “la sognano” come loro.
Il “Club dei NarrAutori” è tutto questo, un piccolo mondo dove ognuno è a casa
sua e dove tutti vogliono fare soprattutto una cosa: divertirsi. La prossima
serata sarà venerdì 17 maggio, alle ore 22:00, al KO di Via degli Ernici a San Lorenzo (la
stradina è piccola, non potete non vederlo!).
Andateci, perché a prescindere
che vi piaccia o meno scrivere, che siate troppo snob per San Lorenzo, che il
venerdì per voi è serata salsa, che schifiate i poeti concettuali e gli
scrittori falliti con un bicchiere in mano, che leggiate questo post e a pelle
sentiate il bisogno di cancellarlo per sempre dai vostri ricordi, vi assicuro
che vi divertirete e che di certo, passerete una bella serata, lontana da
qualsiasi cosa abbiate mai fatto e molto molto vicina a quello che io chiamo: la
ricerca della felicità.
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